A Firenze lo studio legale Innocenti sbarca nel Metaverso.

Un avvocato acquista un “esagono” nello spazio virtuale. “Sviluppi? Difficile dire, ma farà la rivoluzione”

Un ufficio, un’abitazione, uno spazio qualsiasi che prende forma anche nella realtà virtuale. E che si può ridisegnare a proprio piacimento. Così, in un negozio è possibile, ad esempio, immaginare una finestra con vista sul mare delle Maldive, o un lucernario immaginato sotto la torre Eiffel.

E’ l’opportunità che offre il Metaverso, uno strumento ancora poco conosciuto, che oggi viene visto soltanto come un universo parallelo virtuale. Ancora le sue capacità sono poco o per nulla utilizzate e tutte da sviluppare. Ma permettono a veri “pionieri” di immaginare i propri luoghi in modo accattivante.

Nella realtà virtuale il mondo è suddiviso in esagoni perfettamente uguali. Così un avvocato fiorentino, Iacopo Innocenti, ha avuto l’idea di portare il suo studio anche nel Metaverso. Ha acquistato il suo “edificio virtuale” in via Alfieri (dove ha sede anche quello reale). Ma in questa realtà parallela ha potuto anche “inventarsi” un ufficio con vista su Firenze: una vetrata con affaccio su Santa Maria del Fiore e Palazzo Vecchio.

Lui si chiama Iacopo Innocenti, ed è anche fra gli ideatori del primo incubatore nel Metaverso: Open Seed. “Per adesso nel mio studio legale virtuale ci siamo io e le 5 persone dello studio che lavorano con me: abbiamo tutti un avatar. Chiunque può entrarci scaricando la piattaforma Ovr (quella che permette di entrare nel Metaverso). Per adesso è solo un’esperienza di prova, come quella dell’incubatore: tutti esperimenti. Ma ci sono tante possibilità di sviluppo, che potrebbero ad esempio essere utilizzate dal mondo della moda, per mettere in mostra le proprie cose, o anche dai comuni per mostrare i propri progetti”.

Secondo i più strenui fan del Metaverso, questa realtà potrà avere potenzialità enormi. Nonostante sia molto difficile banalizzarla per poter spiegare le concrete funzionalità. “Oltre ai contenuti del web e a quelli interattivi che la rete offre – spiega Innocenti – il Metaverso consente, in accoppiata con la ‘blockchain’ di superare la prima concezione di realtà virtuale semplice fatta di contenuti ed interazioni virtuali, ad esempio aggiungendo la capacità di interazioni economiche immodificabili e tracciabili e fornendo garanzia e trasparenza sulle transazioni. Sarà possibile ricostruire tutta la ‘filiera’ delle informazioni su internet, risalendo sempre alla fonte”.

Nessuno potrà eliminare niente, insomma. Una dimensione interessante e, per quanto possa sembrare banale, che apre a molte possibilità. “Difficile dire in quali campi possa portare il cambiamento”, ammette l’avvocato Innocenti.

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Per adesso, oltre ad un gioco molto divertente e complesso, il Metaverso consente la riproduzione di un mondo che consente, ad esempio, di immaginare come possa diventare una casa arredata mentre è ancora da ristrutturare. E poco più. Ma c’è chi è pronto a scommettere che farà la rivoluzione.

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